Non eseguire periodicamente la manutenzione delle UTA comporta dei rischi igienico sanitari. L’UTA, ovvero Unita di Trattamento dell’Aria, è un impianto per il trattamento e il ricambio dell’aria negli ambienti chiusi come ospedali, centri commerciali, edifici scolastici, etc. Essa provvede al controllo dell’umidità e della qualità dell’aria, purificandola grazie ai filtri di cui è dotata. Per mantenere efficiente il suo funzionamento è importante eseguire una regolare manutenzione, per altro prevista anche come obbligo normativo.
L’importanza della manutenzione delle UTA
Un impianto non manutentato concorre a creare ambienti poco salubri, causando diversi problemi di salute alle persone che lo vivono. Vengono cioè a crearsi le condizioni del cosiddetto “Sick building Syndrome”, ovvero la sindrome dell’edificio malato. Situazione per cui gli individui manifestano disturbi legati al tempo speso in un edificio con una scarsa qualità dell’aria. Tra i principali sintomi ci sono quelli:
- di tipo nervoso: mal di testa, capogiri, nausea, difficoltà di concentrazione, stanchezza, prostrazione, facile irritabilità, sonnolenza, ridotta capacità lavorativa
- di tipo oculare: secchezza e stanchezza oculare, eccessiva lacrimazione, congiuntiviti, bruciore, difficoltà a mettere a fuoco;
- di tipo respiratorio: tosse, aumento delle secrezioni nasali, bruciore, respiro pesante, asma, affanno;
- di tipo cutaneo: eruzioni cutanee, eritemi, pruriti.
Questi disturbi si manifestano a causa di batteri e sostanze inquinanti che si accumulano nel tempo all’interno dell’apparecchiatura e che vengono poi aerodispersi nell’ambiente indoor e causano un progressivo peggioramento delle condizioni dell’aria.
Tra questi batteri troviamo per esempio polveri, muffe, catrame, ruggine, micro-organismi, funghi, acari ecc.
Eseguire la manutenzione delle UTA significa intervenire mediante una pulizia profonda che consente di eliminarli definitivamente ed evitare così una contaminazione all’interno dei locali. Ecco perché è estremamente importante per la sicurezza delle persone.
Le cinque fasi della manutenzione di un impianto
I tecnici che si occupano della manutenzione delle UTA fatta a dovere eseguono tali procedure:
- ispezione aeraulica visiva: viene verificata la situazione interna dei condotti dedicati al trasporto dell’aria mediante un sistema robotizzato in grado di identificare i punti di accumulo di polveri, le condensazione e i danni provocati dall’umidità e dagli agenti inquinanti;
- ispezione tecnica: effettuando delle analisi a campioni prelevati nell’impianto, valutandone così il rischio derivante;
- pulizia e disinfezione dell’UTA e delle canalizzazioni aerauliche: le tecniche possono essere di due tipi a seconda della quantità di sporcizia da trattare e della vita dell’impianto. Si parla di tecnica del coating quando è necessario ripristinare impianti di vecchia data e consiste nel rivestire le parti interne dell’ impianto con un prodotto sanificante ad azione biocida e antimicotica, dopo la rimozione dello sporco superficiale.Altrimenti se l’impianto è recente e in buono stato si esegue l’aspirazione, ovvero si crea una pressione negativa all’interno dell’impianto per poter raccogliere i residui derivanti dallo spazzolamento dello sporco. Successivamente si procede alla disinfezione dell’intera apparecchiatura;
- analisi microbiologiche: che vengono eseguite a manutenzione terminata per determinare l’effettivo successo dell’intervento;
- rapporto: viene redatto un documento in cui vengono riportate le analisi e gli interventi svolti certificando così la correttezza con cui è stata effettuata la manutenzione dell’UTA.
Le legislazioni di riferimento in materia di manutenzione delle UTA
Eseguire una corretta manutenzione degli impianti di trattamento dell’aria è necessario, inoltre, per adempiere agli obblighi imposti dalla normativa sulla pulizia dei canali, da effettuare in tutti i contesti lavorativi e attività di vario genere dove vige l’obbligo di Tutela della Salute e della Sicurezza dei lavoratori.
Elenchiamo di seguito i principali riferimenti legislativi riguardanti il tema della qualità dell’aria indoor:
- Testo unico per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81/2008): contiene gli obblighi che ogni datore di lavoro deve eseguire per assicurare le migliori condizioni microclimatiche, legate sopratutto alla qualità dell’aria, sul posto di lavoro;
- Norma tecnica UNI EN 15780:2011 “Ventilazione degli edifici – condotte – pulizia dei sistemi di ventilazione”: in cui vengono indicati i criteri per valutare l’adeguatezza della manutenzione degli impianti;
- Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione del 2006;
- Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria del 2013;
Queste ultime due sono entrambe nate dagli accordi tra Stato-Regioni e Ministero della Salute, e forniscono i dettagli sulle procedure operative da eseguire nella fase di pulizia e sanificazione.
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