L’inquinamento dell’aria in spazi chiusi, ovvero in tutti quegli ambienti in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo (casa, lavoro, scuola), ha un notevole impatto sulla nostra salute, non solo fisica ma anche in termini di concentrazione e produttività. Per questo è importante conoscere cosa determina l’inquinamento dell’aria che respiriamo e mettere in campo azioni e soluzioni che mirano a migliorarne la salubrità.
Cosa determina l’inquinamento dell’aria in ambienti chiusi?
Ad inquinare l’aria domestica intervengono diversi fattori. Prima di tutto i materiali edili utilizzati nella costruzione degli edifici, le sostanze contenute negli arredi (ad esempio la formaldeide nel compensato e i ritardanti di fiamma), i detersivi utilizzati per la pulizia, la presenza di fumo e di altri agenti inquinanti, l’assenza di adeguati sistemi di ventilazione, la dimensione delle aperture disponibili, l’utilizzo di fotocopiatrici e stampanti e infine il modo in cui quell’ambiente viene vissuto da chi lo occupa.
Tra le attività che generano inquinanti abbiamo ad esempio l’uso di candele, la cottura di cibi, i profumatori d’ambiente, il fumo di sigaretta, l’accensione di camini e stufe a legna, l’umidità creata dalla biancheria stesa all’interno, l’abuso di prodotti per la pulizia professionale e domestica ecc.
In termini più specifici, gli inquinanti principali in spazi chiusi sono il radon, un gas radioattivo, il fumo di tabacco, gas o particelle emessi dalla combustione di carburanti, sostanze chimiche e allergeni. Sia all’interno che all’esterno delle nostre case si trovano in percentuale variabile anche altri inquinanti atmosferici come monossido di carbonio, i biossidi di azoto, le particelle e i composti organici volatili.
Perché l’aria indoor è più inquinata di quella esterna?
In pochi sono consapevoli del fatto che l’aria che respiriamo all’interno delle nostre case o negli uffici può essere notevolmente più inquinata e dannosa dell’aria di una strada cittadina con un livello di traffico medio.
Ma perché l’aria domestica può fare più male di quella di una strada di città? Il problema sta nella concentrazione e nell’esposizione prolungata nel tempo. Si calcola che mediamente trascorriamo l’80/90% della nostra giornata in ambienti chiusi in cui l’aria che respiriamo contiene composti molto variabili rispetto a quanto riscontrabile nell’aria atmosferica esterna. Anche se le concentrazioni sono più basse è l’esposizione sul lungo periodo che fa la differenza.
Inoltre le sostanze presenti all’interno si sommano agli inquinanti esterni che si accumulano negli ambienti e a cui veniamo costantemente esposti se non si prevedono adeguati sistemi di ventilazione e filtrazione dell’aria.
Quali conseguenze dell’inquinamento dell’aria indoor per la salute?
Respirare aria insalubre negli spazi che viviamo di più è in primo luogo rischioso per i soggetti più vulnerabili come bambini, anziani e persone con patologie cardiovascolari e respiratorie, come ad esempio l’asma.
L’aria domestica inquinata è inoltre responsabile di una maggiore incidenza di polmoniti, infezioni respiratorie croniche anche acute, infarti, malattie allergiche e disturbi del sistema immunitario.
Vi sono anche effetti di breve termine come affaticamento, mal di testa, irritazione oculare e all’apparato respiratorio, sonnolenza, perdita della concentrazione, vertigini, alterazioni del ritmo cardiaco e malessere generale. Questi effetti normalmente si affievoliscono eliminando la fonte di inquinamento.
Su questo tema potrebbe interessarti anche: “Purificazione dell’aria centralizzata: la soluzione più efficace”.
Come intervenire per eliminare l’inquinamento dell’aria negli spazi chiusi
Oltre a limitare le attività che generano gli inquinanti e scegliere materiali edili non nocivi per la salute, per migliorare la qualità dell’aria degli ambienti è opportuno intervenire con sistemi e impianti che limitino l’entrata e l’accumulo di agenti inquinanti dall’esterno.
Parliamo dei sistemi di ventilazione e di ricambio dell’aria con recupero di energia, che hanno il compito di rinnovare l’aria viziata di un ambiente, sostituendola con aria più pulita e diluire la concentrazione delle sostanze nocive prodotte da fonti interne, eliminando anche il vapore acqueo in eccesso.
Gli impianti di ventilazione e di ricambio dell’aria aumentano considerevolmente non solo la qualità dell’aria indoor ma anche il comfort abitativo e in alcuni casi anche l’efficienza energetica dell’edificio o abitazione perché abbinabili a sistemi di riscaldamento e climatizzazione.
Per migliorare la qualità dell’aria indoor che respiri, rivolgiti all’esperienza di Sester. Ti offriamo un’ampia gamma di soluzioni per ogni tipologia di edificio e consulenze qualificate per valutare in base alle tue esigenze l’impianto o il prodotto più indicato.